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Spesso dietro ai nomi dei luoghi si nascondono storie antichissime, leggende o spiegazioni scientifiche. Ad esempio, vi siete mai chiesti perché si chiama Mar Rosso? Scopriamo l’origine del nome di questa famosa meta turistica, magari poi vi verrà voglia di organizzare un bel viaggio per vedere con i vostri occhi le acque di questo mare.

Dove si trova il Mar Rosso

Il Mar Rosso appartiene al Vicino Oriente, è compreso tra l’Africa nord-orientale e la penisola araba sud-occidentale. È collegato a nord-ovest con il mar Mediterraneo tramite il canale di Suez, e con l’Oceano Indiano a sud-est tramite lo stretto di Bab el-Mandeb.

Il Mar Rosso si divide a nord in corrispondenza della penisola del Sinai, dando origine al golfo di Aqaba ad oriente, e al golfo di Suez ad occidente. Ecco i Paesi bagnati dal Mar Rosso:

  • Israele
  • Giordania
  • Arabia Saudita
  • Yemen
  • Egitto
  • Sudan
  • Eritrea
  • Gibuti

Due delle località turistiche più famose che si affacciano sul Mar Rosso e di cui avrete sicuramente sentito parlare sono Sharm el-Sheikh e Marsa Alam. Ma perché si chiama Mar Rosso? Come accade spesso, non c’è un’unica spiegazione. Vediamo le 2 più diffuse.

Mar Rosso: la teoria biologo-scientifica

La spiegazione più diffusa del perché si chiama Mar Rosso deriva da un fenomeno di biologia marina. Infatti, nel Mar Rosso cresce e si riproduce una particolare alga chiamata Trichodesmium erythraeum o “segatura di mare”, che in determinate condizioni climatiche assume una colorazione rossastra-bruna andando a formare delle macchie molte estese sulla superficie dell’acqua.

Questo fenomeno però non si verifica esclusivamente nel Mar Rosso, ma anche in altri luoghi, come alcune zone dell’Australia. Quest’alga prolifera a basse profondità a temperature comprese tra i 20 e i 34 gradi, motivo per cui si trova in prossimità delle zone tropicali. Questa specie causa la morte di altri organismi marini per il rilascio di sostanze tossiche e provoca danni anche al genere umano con contaminazioni sia per via diretta che indiretta. Il fenomeno è degenerato a causa dell’inquinamento da fabbriche e industrie che insieme alle piogge intense favoriscono la riproduzione di tale alga.

Il Mar Rosso nei Testi Sacri

L’altra teoria accredita è puramente etimologica. Nell’Antico Testamento, nel Libro dell’Esodo, si legge che proprio nel Mar Rosso Dio aprì le acque per far fuggire il popolo ebraico dall’Egitto, guidato da Mosè. Per definire questo fenomeno i testi antichi usavano l’espressione “yam suph” che gli inglesi traducono come “sea of reeds”, ovvero “mare di canne”. Pare quindi che ci sia stato un errore di traduzione, quindi etimologico: “reed” (che significa canne) è diventato semplicemente “red” (rosso). Da qui si sarebbe diffuso il nome “Mar Rosso”.

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