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Vi è mai capitato di notare delle piccole incrostazioni di colore biancastro sulle valve delle cozze? Con molta probabilità si trattava di balani (crostacei Cirripedi appartenente all’ordine Thoracica) o, come li si chiama volgarmente, denti di cane.

Ma cosa sono, precisamente, i denti di cane delle cozze? Per scoprirlo non vi resta che proseguire la lettura!

Cosa sono i denti di cane nelle cozze

Probabilmente vi sorprenderà scoprire che quelle piccole incrostazioni biancastre sono in realtà veri e propri crostacei. Parassiti che, grazie ad una membrana calcarea, aderiscono alla cozza e ci vivono in simbiosi.

Per coloro che storcono già il naso con disgusto all’idea di immaginare un parassita attaccato alle cozze, chiariamo subito: i denti di cane sono un buon segno! La presenza di questi innocui parassiti indica infatti che si tratta di gustose e prelibate cozze di scoglio. In poche parole: i denti di cane delle cozze sono segno di qualità!

Scopriamo ora qualche dettaglio in più su questi curiosi e antichissimi crostacei.

Nel dettaglio: caratteristiche del dente di cane

Originati probabilmente nel Giurassico, questi cerripedi sessili (ovvero non peduncolati) non si attaccano solo alle cozze, ma anche, per fare solo qualche esempio, agli scafi delle navi, alle boe alle palafitte, ad altri crostacei o agli scogli, purche bagnati dalle onde. Comunissimi nel Mediterraneo, i denti di cane sono una delle specie più trasportate del pianeta, proprio per via del loro aggrapparsi alle parti sommerse delle navi e delle barche.

Si tratta di crostacei ermafroditi, capaci di procreare sia in gruppo che in isolamento (anche se i casi di autofecondazione sono piuttosto rari). La fecondazione dura circa 4 mesi, al termine della quale si formano le uova, dalle quali nascono le larve. Nei primi stadi di sviluppo, questo crostaceo è libero: solo all’avvicinarsi dell’età adulta si attacca, da parassita, ad altri corpi, quali le cozze.

La forma di questi crostacei, come facilmente desumibile dal nome, ricorda quella dei denti di cane. La loro forma aguzza e tagliente può essere particolarmente fastidiosa quando si cammina scalzi sugli scogli.

I denti di cane delle cozze sono pericolosi per la salute?

Ora che abbiamo esaminato le caratteristiche e l’aspetto dei denti di cane, passiamo finalmente al lato pratico. Probabilmente vi starete chiedendo se questi crostacei rappresentano una minaccia per la salute umana al momento del consumo delle cozze.

La risposta, per fortuna, è rassicurante: i denti di cane non sono considerati pericolosi per l’uomo. Mentre è vero che la loro forma aguzza potrebbe far pensare al potenziale pericolo di tagli, è importante sottolineare che i denti di cane non penetrano all’interno delle cozze né alterano la loro carne. Questi crostacei si fissano alle cozze solo superficialmente, con il loro aspetto caratteristico di incrostazioni bianche sulle valve, dalla forma simile ai denti.

Chiaramente, però, al momento della preparazione delle cozze i denti di cane dovranno essere eliminati, così come il bisso (quella sorta di barbetta che fuoriesce dalle valve) ed ogni altra impurità. Se acquistate cozze controllate e certificate, come ad esempio quelle Nieddittas, è importante, al momento della pulizia, ricordarsi di non immergerle in acqua corrente non controllata per farle spurgare, poiché questo vanificherebbe i nostri controlli di qualità.

Come abbiamo già detto, la presenza dei denti di cane nelle cozze non dovrebbe essere vista come un difetto, ma piuttosto come un segno di benessere marino. La loro coesistenza con le cozze può anche riflettere un ambiente marino equilibrato e pulito, poiché questi crostacei prosperano meglio in acque non inquinate.

Quindi, se trovate dei denti di cane nelle cozze, sappiate che state per gustare un prodotto prelibato, proveniente da un ambiente marino sano e ricco di biodiversità.

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