Che cos’è un drone acquatico?

17 Set 2025

Il drone acquatico è una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni nel campo della tecnologia applicata alla ricerca, alla sicurezza e al monitoraggio ambientale. Se i droni aerei hanno rivoluzionato il modo di osservare e mappare il territorio, quelli acquatici stanno aprendo nuove prospettive negli ambienti acquatici, offrendo strumenti di alta precisione per attività che spaziano dalla scienza al soccorso.

Vediamo cosa è un drone acquatico e le principali aree di utilizzo.

Cos’è un drone acquatico e le sue caratteristiche

Un drone acquatico è un dispositivo comandato a distanza, progettato per muoversi in acqua, sulla superficie o in immersione. Può essere anche programmato per svolgere missioni autonome. Le sue caratteristiche principali variano a seconda del modello e dell’uso, ma in generale comprende:

  • Scafo o struttura impermeabile: resistente alla pressione e alla corrosione dell’acqua.
  • Sistema di propulsione: eliche o motori a getto che consentono movimenti fluidi e controllati.
  • Sensori avanzati: sonar, GPS subacquei, videocamere e fotocamere ad alta definizione e strumenti per rilevare temperatura, salinità o inquinanti.
  • Batterie a lunga durata: progettate per resistere a missioni prolungate in condizioni difficili.
  • Software di controllo: che permette al pilota o al team di ricerca di pianificare rotte e registrare i dati raccolti.

I droni acquatici sono poi in genere dotati di fari a led per un’eccellente illuminazione.

A cosa serve un drone acquatico?

Dagli anni 2000 i droni acquatici hanno iniziato a diffondersi anche in ambito civile, diventando più accessibili e versatili. Il loro utilizzo è in crescita: vengono impiegati da università, centri di ricerca e autorità marittime per studi ambientali, monitoraggi nei porti, esplorazioni archeologiche subacquee e controllo della qualità delle acque in laghi, mari e fiumi. Anche la Protezione Civile e alcuni diving center hanno iniziato a sfruttarne le potenzialità per missioni di sicurezza e riprese ad alta precisione. L’utilità dei droni acquatici risiede nella loro capacità di operare in contesti dove l’uomo faticherebbe ad arrivare in sicurezza. Grazie alla loro tecnologia, possono:

  • Eseguire rilievi e monitoraggi ambientali nei marilaghi e fiumi, per controllare qualità dell’acqua e stato degli ecosistemi, per proteggerli e studiarli.
  • Ispezionare infrastrutture subacquee come dighe, bacini e porti, impiegati da aziende che gestiscono infrastrutture idriche o marittime.
  • Supportare operazioni di ricerca e salvataggio, localizzando persone o oggetti dispersi in mare o corsi d’acqua. Pensate alla loro efficienza in caso di alluvioni o incidenti.
  • Raccogliere dati scientifici negli ambienti acquatici per studi sulla biodiversità, sui pesci e sulle strutture di allevamento, sui cambiamenti climatici, sulla flora. Per questi scopi sono utilizzati principalmente da università ed enti di ricerca.
  • Turismo e media: effettuare riprese e fotografie subacquee ad alta precisione per documentari o ricerche.
  • Esplorare relitti storici e siti sommersi (archeologia subacquea).

Il drone acquatico: un alleato per monitorare la salute delle acque e dei pesci

Il drone acquatico sta diventando sempre più indispensabile in ambiti scientifici, industriali e di sicurezza. Che si tratti di monitorare la salute dei mari, laghi e fiumi, di salvare vite umane o di realizzare studi sul mondo sommerso, il drone acquatico è già oggi uno strumento fondamentale. In futuro, il suo impiego sarà sempre più diffuso, segnando una nuova era di esplorazione e tutela delle acque.

Perché è importante controllare lo stato di salute delle acque? Per noi di Nieddittas il monitoraggio continuo è importante perché ci permette di verificare che i microorganismi presenti nelle acque del Golfo di Oristano rientrino sempre nei parametri di salute del mare stesso e che le nostre cozze, filtrando quel mare, si nutrano quindi in modo ideale. Oltre che per la sicurezza alimentare, il monitoraggio continuo rappresenta un valore aggiunto anche in un quadro più generale di analisi e controllo dello stato di salute del nostro mare.

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