È vietato dormire in spiaggia?

26 Ago 2025

Nelle sere d’estate si può essere tentati di stendere un telo sulla sabbia e addormentarsi con il rumore delle onde, sotto il cielo stellato. Ma sorge spontanea la domanda: è vietato dormire in spiaggia? Molti, soprattutto turisti e giovani, si sono posti questo quesito almeno una volta. La risposta non è sempre scontata, perché dipende dalle ordinanze comunali e dalle leggi italiane che disciplinano l’uso delle spiagge. Facciamo chiarezza e spieghiamo se dormire in spiaggia è legale e a cosa prestare attenzione.

È vietato dormire in spiaggia in Italia?

In linea generale, no, non esiste una legge nazionale che vieti esplicitamente di dormire in spiaggia. Chi, quindi, dorme una notte in spiaggia in un sacco a pelo non commette alcun reato perché la spiaggia fa parte del demanio pubblico, luogo libero a tutti (art. 822 del Codice civile). Tuttavia, questo non significa che sia sempre permesso: innanzitutto, non può diventare di uso esclusivo impedendo l’accesso ad altre persone; in secondo luogo, molte regioni balneari italiane limitano o impediscono di dormire in spiaggia per lunghi periodi di tempo o utilizzando strutture fisse e ingombranti come tende da campeggio, gazebo, roulotte.

Si consiglia, dunque, di controllare sempre regolamenti comunali e ordinanze locali che variano da località a località. Per esempio, in molte zone è vietato il campeggio libero o il pernottamento sulla spiaggia, come in Liguria, in Sardegna, in Toscana, Campania e nella Riviera Romagnola.

Di solito l’accesso in spiaggia è consentito dalle ore 6 del mattino alle ore 24.

Perché può essere vietato dormire in spiaggia?

Le amministrazioni comunali possono vietarlo per motivi di sicurezza, in quanto durante la notte non è previsto il servizio di salvataggio, di igiene e tutela dell’ambiente. Trascorrere la notte sulla spiaggia comporta rischi: dalle maree improvvise, alla difficoltà di garantire i servizi igienici, fino al rischio di incendi se qualcuno accende fuochi. Per questo, molti comuni marittimi emettono ordinanze che vietano il campeggio libero e il pernottamento in spiaggia.

Dormire o campeggiare: quali sanzioni sono previste

La normativa distingue tra una dormita occasionale e il campeggio abusivo. Dormire in spiaggia per poche ore, magari dopo il tramonto o all’alba, può essere tollerato, ma montare tende o attrezzature da campeggio è considerato occupazione abusiva di suolo pubblico. In questi casi, le sanzioni possono essere salate: dai 50 ai 500 euro, a seconda del comune e della gravità della violazione. Le forze dell’ordine possono anche rimuovere immediatamente le attrezzature incriminate.

Il Codice della Navigazione specifica che chi occupa aree del demanio marittimo senza permesso rischia multe fino a 516 euro, la rimozione coatta delle strutture e, nei casi più gravi, fino a sei mesi di arresto.

In conclusione, dormire in spiaggia è legale se non sono presenti ordinanze comunali che lo vietano. La soluzione migliore è informarsi sempre presso il comune o le autorità, così potrai goderti la magia del mare, rispettando le regole e l’ambiente. Ricorda sempre di non abbandonare rifiuti sulla sabbia e rispettare i divieti sul falò e la presenza di animali. Ecco altre regole da osservare in spiaggia.

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