L’estate è ormai alle porte e milioni di italiani si preparano a scegliere la meta preferita per le vacanze. Per la maggior parte di loro la risposta è una sola: il mare. Nuotate nelle acque cristalline, relax sotto l’ombrellone, lunghe passeggiate al tramonto sulla battigia… la spiaggia è il simbolo per eccellenza delle ferie estive. Ma essendo un luogo pubblico, ci sono alcune regole da rispettare.

Ecco cosa non si può fare in spiaggia: comportamenti scorretti che possono contribuire alla rovina di un patrimonio naturale o disturbare il prossimo.

Cosa non si può fare in spiaggia: 13 regole generali

Esistono regole importanti per preservare la bellezza dei luoghi e la serenità di tutti. Chi non le rispetta può andare incontro a delle multe salate. Alcune azioni sono vietate solo in determinate spiagge, mentre altre sono cose che generalmente non si possono fare in spiaggia; per questo è bene leggere le ordinanze balneari e il regolamento del lido in cui si trascorre la giornata al mare.

In linea generale, nella spiaggia libera e privata non si può:

  1. Campeggiare o pernottare: piantare tende o dormire sulla spiaggia è proibito, a meno che non si tratti di aree appositamente predisposte.
  2. Abbondare rifiuti. Gettare immondizia in spiaggia o in acqua è sanzionabile e un grave gesto di inciviltà.
  3. Accendere fuochi o barbecue. Se vi è venuto in mente di organizzare una grigliata in spiaggia, magari per il giorno di Ferragosto, sappiate che è vietato per motivi di sicurezza e per prevenire incendi.
  4. Fumare. In alcuni comuni è vietato fumare anche fino a 10 metri dalla battigia. Si consiglia di controllare le regole del comune dove siete in vacanza, anche se generalmente il divieto è segnalato con cartello apposito in spiaggia. Ovviamente, anche dove è consentito fumare, è vietato abbandonare mozziconi di sigaretta sulla sabbia.
  5. Portare cani o altri animali. In molte spiagge non attrezzate o in orari non consentiti, non è possibile accedere con animali domestici.
  6. Prelevare sabbia, conchiglie o ciottoli. Raccogliere sabbia danneggia l’ecosistema costiero e ricordiamo che chi lo fa rischia sanzioni da parte della Capitaneria di Porto.
  7. Pescare. Per la pesca non professionale è necessario avere un’autorizzazione gratuita tramite il sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
  8. Ascoltare musica ad alto volume. Il rispetto della quiete altrui è fondamentale, soprattutto in luoghi pubblici; perciò, ascoltate la musica con gli auricolari e tenete un tono di voce basso per le conversazioni.
  9. Praticare giochi pericolosi o invadenti. Sport come il beach soccer o il lancio del frisbee sono spesso regolamentati per evitare disturbi o incidenti.
  10. Utilizzare shampoo o saponi nelle docce pubbliche. Sono vietati per evitare l’inquinamento delle acque marine.
  11. Sollevare la sabbia. Camminate lontano dagli altri bagnanti per evitare di alzare sabbia e controllate che i vostri bambini non corrano tra gli asciugamani degli altri.
  12. Lasciare l’ombrellone e attrezzature per più giorni consecutivi. Controllate le disposizioni specifiche del Comune in questione.
  13. Mangiare in spiaggia. Portare cibo e bevande non è vietato nella spiaggia libera, a patto che non si lascino rifiuti, ma può esserlo in alcuni stabilimenti balneari.

Preservare la spiaggia è un atto d’amore

Abbiamo visto cosa non si può fare in spiaggia, in compenso nulla vi vieta di godervi il sole, il relax, leggere un bel libro, fare il bagno e passeggiare sulla riva. Ricordate che preservare la spiaggia è il primo passo per continuare a viverla. Tenere pulite le spiagge non è solo una questione di civiltà, ma un atto d’amore verso l’ambiente e verso noi stessi.

Tra le tante destinazioni, il mare della Sardegna si distingue per la sua bellezza e natura selvaggia. Ma è proprio nei luoghi più belli che il rispetto per la natura diventa fondamentale. Per noi di Nieddittas la sostenibilità è un tema di estrema importanza: nella gestione dell’allevamento che si trova proprio in Sardegna, nel Golfo di Oristano, facciamo particolare attenzione anche al recupero degli elementi fissi che, a causa delle mareggiate, possono staccarsi dall’allevamento e depositarsi sul fondale marino. Le nostre procedure di qualità prevedono anche il controllo periodico e la conseguente pulizia dei fondali marini sotto i nostri vivai e più in generale nelle acque del Golfo vicine ai nostri allevamenti. Con queste operazioni di pulizia Nieddittas minimizza l’impatto dei vivai nell’ambiente del Golfo.

Il mare è un ecosistema fragile che è in pericolo a causa dell’inquinamento da plastica, e non solo, e per comportamenti irresponsabili. Ogni piccolo gesto può contribuire alla sua protezione e garantire un futuro sostenibile per la fauna marina e per le generazioni che verranno.

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Cosa non si può fare in spiaggia?