A cosa servono le squame dei pesci?

9 Lug 2025

I pesci rappresentano un mondo affascinante di forme, colori e strategie di sopravvivenza. Uno dei loro tratti distintivi sono le squame, chiamate anche scaglie, che possono essere presenti nei pesci ossei ma non nei pesci cartilaginei come squali, razze e torpedini.

In questo articolo scopriremo a cosa servono le squame dei pesci e le varie tipologie.

Cosa sono e a cosa servono le squame dei pesci

Le squame sono sottili lamelle rigide che ricoprono la pelle della maggior parte dei pesci ossei, ma anche di rettili e alcuni insetti. Composte prevalentemente da materiale osseo simile alla dentina, le squame svolgono un ruolo essenziale per la sopravvivenza di queste creature.

Ecco a cosa servono le squame dei pesci:

  • Funzione protettiva. Formano una barriera contro ferite, predatori, parassiti e infezioni.
  • Facilitano il movimento. Le squame riducono l’attrito con l’acqua, migliorando l’efficienza nei movimenti e nel nuoto.
  • Aiutano il pesce ad orientarsi e offrono una maggiore flessibilità.
  • Regolazione della perdita d’acqua. Limitano l’evaporazione nei pesci d’acqua dolce e la disidratazione in quelli marini.
  • Comunicazione. In molte specie, le squame riflettono la luce e contribuiscono alla colorazione, utile per confondere i predatori o attrarre un partner.

Inoltre, le squame sono spesso utilizzate dai biologi per determinare l’età di un pesce, grazie agli anelli di crescita simili a quelli degli alberi, mentre in cucina servono a proteggere il pesce durante la cottura.

I diversi tipi di squame dei pesci

Non tutte le scaglie dei pesci sono uguali. Esistono varie tipologie, ognuna adattata all’habitat e alla specie del pesce:

  1. Squame cicloidi, le più diffuse tra i pesci ossei assieme a quelle ctenoidi. Sono lisce, sottili e circolari. Offrono flessibilità e leggerezza.
  2. Squame ctenoidi, tipiche di pesci come orate e spigole, hanno margini esterni seghettati e offrono maggiore protezione e buona idrodinamicità.
  3. Scaglie ganoidi, dalla forma appiattita, più spesse e resistenti, sono caratteristiche di pesci olostei e condrostei come gli storioni e i lucci. Sono composte da una sostanza lucente chiamata ganoidina.
  4. Scaglie placoidi: non si trovano nei pesci ossei, ma nei condroitti come squali e razze. Sono piccole strutture simili ai denti, a minuscole spine, rivestite da uno strato di smalto.

Ogni tipo di squama rappresenta un adattamento evolutivo, frutto di milioni di anni di selezione naturale.

Come rimuovere le squame dei pesci in cucina

In cucina è importante saper trattare le squame per rispettare la consistenza e il sapore della carne. Ogni specie richiede strumenti e accortezze specifiche. Ecco due esempi:

Differenza tra squame e spine

Le spine sono strutture ossee appuntite che fanno parte dello scheletro del pesce (lische) o delle sue pinne.

Ora che sapete a cosa servono le squame dei pesci, potete comprendere quanto siano importanti per la salute e la vita marina.

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