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La Sardegna essendo circondata dal mare è più soggetta ai venti. Le direzioni geografiche ci aiutano a capire i venti, che prendono un nome diverso a seconda, appunto, della direzione da cui soffiano. In Sardegna i più importanti sono il Maestrale, proveniente da Nord-Ovest, il Ponente, proveniente da Ovest e lo Scirocco, un vento caldo di Sud-Est che soffia dall’Africa sahariana. Ma approfondiamo meglio come riconoscere i venti in Sardegna.

Cos’è la rosa dei venti?

La rosa dei venti è una rappresentazione grafica nella quale vengono riportate le provenienze dei venti che soffiano in una determinata zona del mondo in un certo periodo di tempo. Per ogni punta c’è un nome diverso. L’origine di ciascun nome risale probabilmente all’epoca delle Repubbliche Marinare.

Specialmente prima dell’invenzione della bussola, è stato uno strumento fondamentale, da sempre associato alla navigazione e ancora presente sulle carte nautiche per mostrare la direzione degli otto venti.

Nel corso dei secoli il disegno e la forma sono cambiati più volte. La rosa dei venti che conosciamo oggi è una versione più moderna, ed è in grado di fornire la percentuale di tempo in cui si osservano aria calma o venti leggeri, la percentuale del tempo che il vento soffia da ogni direzione durante il periodo di osservazione e la forza. Se conosci questo strumento saprai come riconoscere i venti in Sardegna e goderti al meglio le tue vacanze!

I nomi dei venti

Ecco i nomi degli 8 venti presenti sulla rosa, in senso orario partendo dal vento da Nord.

  1. Tramontana (Nord). È un vento freddo che può essere presente sia in condizioni di cielo sereno sia nuvoloso. Prende il nome dalla locuzione latina “trans montes”, che significa vento che soffia dal cuore delle Alpi, che gli antichi romani indicavano con il Nord. Oppure, secondo un’altra ipotesi il nome si riferisce all’isola di Zante, punto di riferimento tradizionale della rosa dei venti. Tramontana in questo caso indica i monti dell’Albania e del nord della Grecia.
  2. Grecale (Nord-Est). Soffia in corrispondenza della Grecia, da qui il nome. Si tratta di uno dei venti potenzialmente più forti che soffiano sulla penisola italiana e sulla Sardegna, in particolare colpisce la parte nord-orientale dell’isola. D’inverno il Grecale è freddo e secco, mentre in estate soffia una leggera brezza lungo le coste del Tirreno e dell’Adriatico.
  3. Levante, è un vento che soffia da Est verso Ovest, fresco e umido che porta nebbia e precipitazioni. Lo si percepisce soprattutto sul Tirreno e sulla parte centro-meridionale dell’Adriatico. In Sardegna è meno frequente.
  4. Scirocco (Sud-Est) è un vento caldo che prende il suo nome dalla rotta commerciale dalla Siria all’Adriatico. È una corrente che causa ondate di caldo intenso abbinate a piogge in estate e rende spesso l’aria “sabbiosa” a causa delle polveri provenienti dal deserto. Solitamente dura almeno 3 giorni.
  5. Mezzogiorno o Ostro (Sud). Ostro deriva dal latino “auster” che significa vento australe. È un vento caldo che porta le piogge facendo salire temporaneamente il tasso di umidità e le temperature.
  6. Libeccio (Sud-Ovest). Prende il suo nome dalla rotta tra la Libia e l’imboccatura del mar Adriatico oppure potrebbe avere una derivazione araba, da “lebég” (vento portatore di pioggia). Durante la stagione estiva soffia generalmente come brezza di mare lungo le coste del Tirreno e come brezza di terra lungo le coste orientali. Porta con sé la sabbia proveniente dall’Africa.
  7. Ponente (Ovest). Soffia in maniera opposta al Levante. Si tratta di una brezza marina presente durante la stagione estiva lungo le coste tirreniche. In Sardegna investe tutta la fascia occidentale, spingendosi a nord oltre le Bocche di Bonifacio e a sud investe il Sulcis, fino al golfo di Cagliari.
  8. Maestrale (Nord-Ovest) o Mistral, è un vento dominante in Sardegna. Si tratta di una corrente fredda che soffia quando le correnti artiche giungono sulle coste della Provenza e raggiungono il Mediterraneo. Il suo nome deriva probabilmente dal fatto che è considerato il vento “maestro”, ovvero il principale di tutti i venti.

L’intensità del vento

L’intensità si può esprimere in metri per secondo o in chilometri orari, ma in meteorologia si parla di nodi. Un nodo equivale a un miglio marino all’ora, cioè 1,852 km/h ovvero a 0,514 m/s. L’intensità del vento può anche essere espressa tramite l’uso marinaro, mediante dei gradini di velocità nella cosiddetta Scala Beaufort e adottati dal Comitato Meteorologico Internazionale.

I termini della scala di Beaufort sono:

  • Calma
  • Brezza leggera
  • Brezza tesa
  • Vento moderato
  • Teso
  • Fresco
  • Forte

Burrasca moderata, forte, fortissima, fortunale ed uragano, indicano un vento superiore ai 64 nodi.

In Sardegna il Maestrale soffia costante e produce effetti molto importanti sulla vegetazione, rinfrescando le coste dal caldo torrido estivo. Alcune zone geografiche sono particolarmente ventose e caratterizzate da venti costanti che soffiano sempre in determinate ore del giorno o in alcune stagioni.

I venti girano sempre in senso orario al sopraggiungere di una nuova depressione.

Sapere come riconoscere i venti in Sardegna ti sarà utile per cercare di capire che tempo farà e organizzare di conseguenza la tua giornata.

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