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La pesca è una pratica antichissima che ha permesso il sostentamento dell’uomo. Negli ultimi anni la pesca è diventata sempre di più una forma di passatempo praticato a livello dilettantistico, ad esclusione di quella fatta per fini commerciali.

Il mondo della pesca sportiva

La pesca sportiva è praticata in acqua dolce e ovviamente in mare.

La pesca in superficie si differenzia in base alle tecniche utilizzate come la pesca al tocco, con la mosca, al colpo e così via.

La pesca subacquea può essere fatta sia in apnea, che con l’utilizzo di apparecchiatura per la respirazione. Le tecniche più usate sono quelle in tana, all’agguato, all’aspetto.

Per la pesca in barca si usano tecniche come quella del bolentino e della traina. L’aspetto che più invoglia le persone a pescare è quello della sfida.

Un buon pescatore sportivo pratica la sua attività mettendosi allo stesso livello della preda, senza imbrogli. Sempre più numerosi, inoltre, sono i pescatori “no-kill”, ovvero coloro che rilasciano il pesce ancora vivo dopo averlo catturato.

Ma come usare le giuste esche? Per pescare bisogna procurarsi l’attrezzatura più adatta e la scelta dell’esca può davvero fare la differenza.

Possiamo dividere le esche essenzialmente in due categorie: esche vive ed esche artificiali.

Esche vive

Questa scelta si basa sull’utilizzo delle esche vive che attirano le prede con il loro odore. L’esca viva più utilizzata è senza dubbio il verme.

Classificato come verme marino duro, il verme coreano è impiegato nel surfcasting. Un altro verme comune è il saltarello o trimullina, usato per la pesca da riva. Con queste due specie di vermi lunghi dai 6 ai 15 cm si possono pescare orate, sogliole e spigole. Per una migliore riuscita dell’impresa si deve pungere il verme dalla testa: in questa maniera il lancio perfetto è assicurato.

Il bibi è un tipo di verme corposo e va sfruttato per il surfcasting, la pesca dalla riva e a bolentino. Questa esca deve essere infilzata per tutta la sua lunghezza dall’ago di innesco.

L’arenicola è un verme nero e lungo fino a 20 cm usato per diverse tecniche di pesca. Il suo colore scuro lo rende adatto alla pesca notturna di spigole, rombi e saraghi; può essere punto dal tronco o per tutta la sua lunghezza.

Il verme americano è conosciuto anche come il verme di sangue ed è molto lungo. Viene utilizzato per il surfcasting nella pesca della spigola, dell’ombrina e dell’orata.

Infine il bigattino: usato soprattutto da chi pesca a bolognese le carpe, il sarago e le spigole. I vermi non sono le uniche esche vive da poter impiegare.

Gli stessi pesci sono utilizzati per adescare prede più grandi.

La sardina è un’esca che si reperisce con molta semplicità anche solo con pezzi di pane o bigattini. Attrae una grande moltitudine di pesci e può essere impiegata per intero o a pezzi.

Ottime esche sono il cefalo e lo sgombro, che possono essere sfruttati anche da vivi per attirare la spigola, il sarago e la ricciola. Se il pesce viene utilizzato vivo o comunque per intero, è preferibile fissarlo su un paio di ami grandi sul dorso.

Anche i crostacei possono essere una buona alternativa, in particolare il granchio per la pesca da riva, a bolentino e il surfcasting, e il gamberetto per la pesca a riva.

Calamari e seppie possono essere impiegati in due modi differenti. Fatti a strisce da puntare direttamente sull’amo per la pesca di ombrine e spigole con pesca a riva, a bolentino e per il surfcasting; usate vive nella pesca a traina per tracine, dentici e a volte per il tonno rosso.

Molluschi come vongole, fasolari e capesante sono ottime per la pesca da fondo.

A differenza degli altri molluschi, per l’utilizzo della cozza è consigliabile puntare l’amo all’interno del guscio aggiungendo se necessario altre cozze private della corazza.

Esche artificiali

Se per le esche vive si può contare sull’odore che emettono, per quanto riguarda le esche artificiali si deve puntare sul colore e la loro consistenza.

I pesci hanno una buona vista e più che il colore in sé colgono meglio i contrasti. Bisogna tenere in considerazione poi in che modo i colori appaiono sott’acqua quando entrano in gioco diversi elementi, come una scarsa luminosità e una maggiore densità dell’acqua.

Più l’esca si avvicina verso il fondale, meno luce penetra in acqua.

I primi colori ad essere meno visibili sono il rosso e l’arancione, che appaiono su una tonalità grigiastra. Il verde e il blu al contrario riescono a mantenere una colorazione chiara anche in profondità. Bisogna quindi giocare con i chiaroscuri per disorientare le possibili prede.

Per quanto riguarda la consistenza si distinguono le esche hard baits dalle soft baits.

Le prime sono le esche dure fatte ad esempio in resina o plastica, le seconde risultano più morbide perché composte prevalentemente da materiali gommosi. Variano entrambe per dimensione, forma e peso.

L’esca può essere sfruttata al meglio con due particolari movimenti: il rolling e il wobbling.

Il rolling fa brillare l’esca attraverso il movimento che si crea quando viene recuperata facendola oscillare da sinistra a destra.

Con il wobbling si fa scodinzolare l’esca mentre viene recuperata; in più creando delle sbandate dell’esca si crea uno spostamento d’acqua, che verrà intercettato dai pesci circostanti.

I minnows assomigliano a dei piccoli pesci; sono dotati nella parte anteriore di una paletta che permette all’esca di affondare e di creare dei movimenti simili a quelli di un pesce ferito.

Il walking the dog è simile al minnow, ma senza paletta. Compie un movimento a zig zag e contiene delle sfere metalliche, che vibrando producono dei rumori e attirano pesci come spigole e lampughe.

Il popper è simile ai precedenti, ma più pesante e con la testa tagliata e al momento del recupero crea delle bolle: lo spostamento dell’acqua sarà un richiamo per le prede.

Per una pesca corretta

La pesca sportiva è prima di tutto un’attività ricreativa e chi la pratica deve rispettare limiti e precisi divieti.

Il pescato non può essere venduto e non deve superare i 5 chili, ci sono limitazioni circa la quantità di alcune specie come tonno rosso, pesce spada e ricci di mare.

L’attività dei pescatori deve essere comunicata al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per evitare di essere sanzionati.

Tutti i limiti, i divieti e gli obblighi che i pescatori devono rispettare servono a contrastare attività illegali come la pesca di frodo praticata ormai in tutto il mondo, che reca gravi danni alle risorse del mare.

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