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Se amate la Sardegna, il mare e le sue coste esiste un luogo magico dove passato e presente si uniscono: è la città di Tharros, proprio di fronte ai nostri allevamenti, nella penisola di Capo San Marco, nel Golfo di Oristano.

Quando i nostri pescatori escono per mare alzano gli occhi e ammirano un pezzo di storia della nostra Isola. Sono i resti di una città punico-romana fondata nel VIII secolo a.C. dai Fenici su un insediamento dell’Età del Bronzo, poi diventata capitale del giudicato di Arborea fino al 1070 d.C., anno in cui venne abbandonata.

Il mare lega così idealmente tempi remoti e storie moderne, come quelle di Nieddittas e della nostra Cooperativa. Un filo conduttore che emoziona chiunque immagini che i Fenici hanno navigato per lo stesso mare che oggi offre vita, lavoro e alimenti a tante persone di tutt’altra epoca, come quella odierna.

I Fenici sono stati abili navigatori, capaci di conoscere le rotte – non solo mediterranee – come pochi. Signori del mare per come lo padroneggiavano, sviluppavano commerci e stabilivano contatti anche con terre lontane. La loro presenza in Sardegna è stata una fase importante, in cui il mare rappresenta un centro nevralgico della storia.

Il mare è stato teatro di tante avventure e scorribande nel Mediterraneo, che iniziarono nel 3000 a.C., diventando dominazioni nella metà del primo millennio. I Fenici superavano i confini, andavano oltre lo stretto di Gibilterra, per poi risalire a nord le coste del Portogallo e a sud quelle del Marocco. La consacrazione fu un’impresa epocale come la prima circumnavigazione del continente africano, intrapresa intorno al 620- 594 a.C.

Avventure, ma non solo. C’è un’eredità importante per il mondo navale: dall’invenzione della chiglia, che renderà le navi più stabili e sicure, al sistema del calafataggio dello scafo. Praticavano rotte di cabotaggio, non distanti dalle coste, e rotte d’altura affidandosi alle stelle, in particolare a quella polare che in antico si chiamava stella fenicia. La vela orientabile e il remo timoniere doppio, utile per seguire la rotta stabilita, furono altre due invenzioni.

Poi c’è anche la tavola e l’alimentazione a stuzzicare la nostra curiosità. Sapevate che la bottarga risalirebbe al periodo fenicio? E sapevate che i Fenici si nutrivano anche di cozze, che sono state inserite nella cosiddetta dieta nuragica? Le cozze erano considerate un piatto prelibato già nel Paleolitico ed erano già diffuse in Europa.

La storia di Tharros durò diciotto secoli. Le incursioni arabe via mare, continue e pericolose, portarono le popolazioni a rifugiarsi per sopravvivere dietro gli stagni, a Oristano. La città venne abbandonata, le attività artigiane si fermarono, troppo pericoloso restare di fronte alla furia degli invasori.

Il mare è stato amico e traditore di Tharros, quello stesso mare che oggi offre vita a una costa ricca di storia, paesaggi e opportunità. Quello stesso mare, pulito e chiaro, che grazie alle sue caratteristiche e alla sua salinità caratterizza le nostre Nieddittas.

 

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